Messineo Gaetano
Archeologo (1943 - †2010), ha prestato servizio come ispettore dal 1975 al 1978 in Abruzzo, nelle Marche e dal 1980 al 2000 nella Soprintendenza Archeologica di Roma nel settore nord-occidentale, quindi funzionario presso il Museo Nazionale d’Arte Orientale e dal 2005 al 2009 docente di archeologia classica presso l’Università degli Studi dell’Aquila. Socio corrispondente della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, ha partecipato come animatore di varie associazioni culturali, tra le quali Italia Nostra, l’Archeoclub di Formello e l’Archeoclub dell’Aquila. Durante la sua attività di ispettore archeologo ha diretto indagini di scavo e di restauro in numerosi siti del territorio abruzzese, del suburbio romano, in Sicilia a Santa Marina nelle Madonie, all’estero in Turchia e in Grecia nell’isola di Lemno. Della sua attività di ricerca e di studio fino al 2010, anno della sua morte, sono testimonianza le numerose pubblicazioni delle quali si ricordano, in particolare, quelle dedicate alla difesa e alla tutela di monumenti e aree archeologiche, quali le monografie su Villa di Livia, su Malborghetto, acquisito dallo Stato nel 1982 e divenuto sede distaccata della Soprintendenza Archeologica di Roma, sulla Tomba dei Nasonii, sui Saxa Rubra e sulla ricostruzione dei vecchi scavi Adriani a Efestia sull’isola di Lemno.