Henry Moore e le piccole Veneri arte e identità umana
Henry Moore e le piccole Veneri arte e identità umana

Henry Moore e le piccole Veneri arte e identità umana

9788899847258
9788899847258
€ 38,00 
prezzo

Francesca R. Borruso

2019, 228 pp., ill. b/n

Copertina con bandella brossura filo refe 16,8 x 24 cm

ISBN: 9788899847258

Il volume è stato riconosciuto meritevole dalla Henry Moore Foundation,

che ne ha finanziato la traduzione.

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Il profondo interesse di Henry Moore per l’arte della preistoria toccò negli anni diversi aspetti, dai primi studi e disegni sulle piccole sculture e bassorilievi di creature femminili conosciute come Veneri paleolitiche (1926), all’articolo Primitive Art (1941) scritto pochi mesi dopo il terribile bombardamento di Londra durante la seconda guerra mondiale, fino ad arrivare alle Three Standing Figures (1948), alla Seated Woman (1958) e alla Three Quarter Figure (1961). Il filo di coerenza appassionata e continua che collega quest’interesse alla sua stessa arte, dai disegni alle grandiose sculture, si è svolto per decenni innestandosi sulla sua fondamentale ricerca sull’identità umana. Seguendo Moore nel suo percorso si risale alle prime scoperte archeologiche della seconda metà dell’Ottocento, alle ostilità e agli scontri radicali che suscitò nelle autorità accademiche e religiose la scoperta dell’esistenza della vita e dell’arte di esseri umani vissuti migliaia di anni fa. Queste posizioni erano ancora presenti all’epoca dei primi disegni e solo recentemente si comincia a guardare a un’epoca così lontana nel tempo chiamandola come lo scultore aveva sempre intuito, la Storia profonda, la nostra Storia profonda. La lontanissima origine dell’esistenza e dell’arte dei primi esseri umani e la nostra reale continuità con loro era per Moore una certezza assoluta basata sulla sua stessa identità di artista e di uomo perché, come scriveva: l’arte è un’attività universale e continua senza nessuna separazione fra passato e presente.

Edizioni Espera

Prefazione. M. Mussi, A proposito di Henry Moore e le piccole Veneri;

Introduzione;

Primo capitolo. Le piccole Veneri, fra odio, amore e incomprensione. 1.1 ‘Questa che io guardo e riguardo è bellissima donna.’; 1.2 Sembrarono repellenti e oscene; 1.3 Henry Moore, le prime visite al British Museum; 1.4 ‘Un realismo umano e una grande pienezza di forme.’; 1.5 Le ricerche sullo spazio cavo; 1.6 Le intuizioni degli artisti, le riflessioni degli studiosi; 1.7 ‘è un errore scrivere troppo spesso.’

Secondo capitolo. Scolpire l’aria è possibile. 2.1 ‘Scolpire l’aria è possibile.’; 2.2 ‘Il collo delicato.’; 2.3 La Venere di Barma Grande; 2.4 Il cavallo d’ambra e altri animali; 2.5 Il giallo della Venere di Berlino; 2.6 Veneri, donne e tanti bambini; 2.7 Il mistero della testina d’avorio.

Terzo capitolo. Intuizioni, certezze e ossessioni. 3.1 ‘Qualcosa di preciso si era determinato nella mia mente e da quel momento in poi lo avevo riconosciuto.’; 3.2 ‘Cos’è una caverna? Una caverna è una forma.’; 3.3 La Prima Guerra Mondiale. I ragazzi del ‘99; 3.4 Leeds e gli inizi. ‘Un Gauguin, un meraviglioso Gauguin!’; 3.5. Londra e la Royal School of Art; 3.6 Il Suckling child e il ‘seno mutilato.’; 3.7 Il viaggio verso Altamira e le grotte della Dordogna; 3.8 ‘Odio il fascismo e il nazismo.’ Gli Shelter Drawings.

Quarto capitolo. La scoperta della preistoria. 4.1 Moore e l’arte della preistoria; 4.2 ‘Nell’incavo della mano’; 4.3 ‘La tasca di un vestito di renna’; 4.4 Disproporzione e identità; 4.5 L’epopea della preistoria; 4.6 I fossili fra storia e leggende, dal mammut dei Russi all’elefante di Henry Moore; 4.7 L’attrazione misteriosa. I ritrovamenti agli inizi dell’Ottocento; 4.8 Boucher de Perthes, immaginazione e negazioni; 4.9 Altamira, la grotta che non fu riconosciuta.

Quinto capitolo. Henry Moore e le piccole Veneri. 5.1 Il marchese e la statuetta; 5.2 La Venere ottentotta; 5.3 La costruzione di un mito scientifico; 5.4 Scienza e disumanità; 5.5 Sono “qui ed ora” e fanno parte della vita reale?; 5.6 Le piccole Veneri, Eva e Maddalena; 5.7 ‘Era la luna del suo sole.’

Conclusioni. La forza e la tenerezza;

Bibliografia essenziale.

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