Il Museo Nazionale Prestorico Etnografico di Luigi Pigorini
Elisabetta Mangani
Studi Archeologici
2015, 582 pp., ill. bn. e col.
Copertina con bandella brossura filo refe 16,8 x 24 cm
ISBN: 9788898244348
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Il Museo Centrale di Paletnologia nella capitale d’Italia fu fortemente voluto da Luigi Pigorini, in un clima di fervore per le ricerche delle prime tracce dell’uomo che in Europa si era diffuso nella prima metà dell’Ottocento: i grandi musei realizzati in ogni nazione presentavano la storia del paese dalla preistoria alle culture popolari contemporanee, con sezioni di confronto delle cul-ture preistoriche e storiche di altre regioni europee. Pigorini organizzò il Museo Preistorico Etnografico di Roma adottando i criteri seguiti nei musei europei, in particolare nel Museo delle Antichità del Nord di Copenhagen: alle culture preistoriche italiane, esposte in ordine cronologico e geografico, seguivano le più importanti culture preistoriche europee ed extraeuropee e le culture indigene di tutti i continenti esposte in ordine geografico. Al Museo affiancò, come strumenti indispensabili per conoscere i materiali, la biblioteca specialistica, il Bullettino di Paletnologia Italiana e la cattedra di Paletnologia, la prima in Europa, di cui lui stesso fu titolare. Dal 1876, anno della sua inaugurazione in poche stanze al terzo piano del Collegio Romano, al 1923, quando Pigorini fu collocato a riposo, il Museo Preistorico Etnografico conobbe uno straordinario sviluppo fino ad occupare l’intero piano e parte del quarto. Le collezioni preistoriche ed etnografiche che vi affluirono incessantemente, sono ancor oggi oggetto di studio per importanza e rarità. L’antico Museo Kircheriano del Collegio Romano, diretto dal 1881 dallo stesso Pigorini, rimase un museo a sé, finché fra la fine dell’Ottocento e il 1913 le sue raccolte furono trasferite in altri musei. Nella seconda parte del volume sono stati trascritti i documenti relativi alle più importanti raccolte preistoriche ed etnografiche affluite nel Museo nel corso di quasi cinquanta anni, grazie all’impegno costante di Pigorini che sollecitava ispettori locali, direttori di musei, collezionisti privati, viaggiatori, missionari, a donare o vendere al Museo tutte o in parte le loro raccolte. Altri capitoli aprono una finestra sulla vita quotidiana del personale interno, sull’organizzazione dell’esposizione, sui metodi usati per la conservazione dei materiali organici. I concetti di Pigorini sulla funzione del Museo e i criteri seguiti nella sua organizzazione sono enunciati dallo stesso protagonista, attraverso le relazioni sull’incremento del Museo che periodicamente inviava al Ministero e gli articoli che pubblicava. Da tutti i suoi scritti traspare l’orgoglio di aver creato dal nulla un Istituto che in pochi anni divenne in Italia il punto di riferimento per gli studiosi di paletnologia italiani e stranieri, al quale dedicò con passione tutta la vita.
Capitolo primo: L’istituzione del Museo Centrale per la Preistoria, 1. Il Collegio Romano: cittadella della cultura; 2. La nascita della paletnologia in Europa e in Italia; 3. Luigi Pigorini direttore del Museo di Antichità di Parma; 4. L’istituzione a Roma del Museo Nazionale Preistorico Etnografico; 5. Le prime collezioni del Museo; 6. Gli incrementi delle collezioni dal 1876 al 1923; Note al capitolo primo;
Capitolo secondo: La vita quotidiana nel Museo; 1. L’arredamento: gli uffici e le sale espositive; 2. Orario di apertura e visitatori; 3. Il personale del Museo; 4. La conservazione dei materiali; 5. Il Bullettino di Paletnologia Italiana; 6. La biblioteca specialistica; 7. Le lezioni di paletnologia e la didattica; 8. Il busto bronzeo dedicato a Luigi Pigorini, Note al capitolo secondo;
Capitolo terzo: Le sale espositive del Museo; 1. L’espansione del Museo Preistorico Etnografico nel Collegio Romano; 2. Il Museo Kircheriano diretto da Luigi Pigorini; 3. Il Museo visto da etnologi europei; 4. Le guide del Museo; 5. L’intestazione del Museo a Luigi Pigorini; Note al capitolo terzo;
Appendice: Gli altri istituti culturali esistenti nel Collegio Romano negli ultimi decenni dell’Ottocento; Note all’Appendice;
Documenti; Abbreviazioni; A.Progetto e istituzione del Museo Nazionale Preistorico Etnografico di Roma; B. Le collezioni; C. Le sale espositive, vetrine e didascalie, orario di apertura, visitatori; D. La vita nel Museo; E. L’espansione del Museo nel Collegio Romano; F. Il Museo Kircheriano diretto da Luigi Pigorini; G. Le relazioni di Luigi Pigorini sugli incrementi del Museo; H. Le funzioni del Museo secondo Luigi Pigorini; I. Il Museo visto da etnologi europei; J. Le guide del Museo; K. Commemorazione di Luigi Pigorini al Senato e su due quotidiani;
Tavole;
Didascalie alle tavole;
Abbreviazioni bibliografiche;
Indice dei nomi propri;
Indice delle provenienze.