Topografia cristiana dei Campi Flegrei CUMA
Gianfranco De Rossi
Topografia Antica
2020, 420 pp., ill. col. e bn.
Copertina con bandella brossura filo refe 16,8 x 24 cm
ISBN: 9788899847265
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La ricchezza archeologica dei Campi Flegrei si rivela nei secoli meno conosciuti e indagati, dopo la fine dell’Impero Romano. Il volume ha come oggetto la topografia tardoantica e medievale di Cuma, una città prestigiosa in età greca e romana, ridotta nell’acropoli-castrum durante la guerra greco-gotica, in lento e progressivo decadimento a causa delle lotte con i Longobardi e le scorrerie dei Saraceni, fino al definitivo abbandono all’inizio del XIII secolo. Tre edifici di culto (qui denominati Cuma I, la cattedrale dedicata a San Massimo, Cuma II e Cuma III) e due aree cimiteriali (Crypta e Antro della Sibilla) sono collocate nello stesso settore della città antica: l’acropoli e le sue pendici verso la città bassa. Le proposte di datazione e le ipotesi ricostruttive qui presentate sono il risultato di uno studio combinato tra evidenze monumentali ancora visibili, indagini di scavo del passato rimaste inedite e dati d’archivio. I monumenti individuati presentano alcuni caratteri comuni, fra i più importanti il loro intenso utilizzo funerario e l’essere effetto della rioccupazione di edifici preesistenti. È questa certamente la principale dinamica della Cuma paleocristiana finora conosciuta: i templi si trasformano in chiese, nascono nuove aree cimiteriali lontano dalle necropoli d’età classica; la stessa acropoli viene rioccupata in funzione militare, oltre che religiosa e civile, in un processo generale di selezione delle strutture e infrastrutture urbane.
1. La diocesi di Cuma: Inquadramento geografico; Storia degli studi; Il cristianesimo a Cuma; Le testimonianze letterarie precedenti al IV secolo: dal Pastore di Erma allo Pseudo Giustino; Le principali vicende storiche della diocesi dalla fondazione alla scomparsa. Cronotassi episcopale; Agiografia e culto dei santi venerati a Cuma;
2. La topografia della città tardoantica e medievale: Il quadro urbanistico; L’acropoli trasformata in castrum: strutture militari e abitato; Il suburbio: necropoli e ville; il territorio cumano: viabilità e insediamenti;
3. La topografia cristiana: Ecclesia beati Maximi (Cuma I); La chiesa sul tempio della terrazza inferiore dell’acropoli (Cuma II); La chiesa anonima sulla terrazza inferiore dell’acropoli (Cuma III); L’area funeraria della Crypta Romana. La “Basilica Rupestre”; L’area funeraria nel cd. Antro della Sibilla; Le chiese medievali nel territorio (San Martino, San Pietro a Pertuso). I monasteri. La questione di Ischia;
4. Epigrafia cristiana di Cuma: Epigrafi paleocristiane; Epigrafi medievali. L’epigrafe “Anonima da San Massimo”;
5. Disiecta membra. I reperti scultorei paleocristiani e medievali da Cuma: Decorazioni architettoniche dall’acropoli di Cuma; La scultura; Conclusioni;
Appendice 1: Catalogo delle tombe; Appendice 2: Unità Stratigrafiche Murarie: schede; Appendice 3: Documenti inediti d’archivio: stampe e foto;
V. Vegni, Epigrafia e informatica: un metodo per la restituzione digitale delle iscrizioni;
Bibliografia.