Il gioco di Northia
Simone Tarrone
ArcheoRacconti
2024, 324 pp.
Copertina con bandella brossura filo refe 14 x 21 cm
ISBN: 9788899847234
Etruria VI secolo a.C. Proseguono le avventure di Arath, un ragazzino etrusco sempre curioso e instancabile che, attraverso il mondo variopinto dei suoi personaggi, ci accompagna a scoprire l’affascinante territorio della Cerveteri del 499 a.C. Il suo incontro con Safine, un principe-pastore venuto in pellegrinaggio dai remoti monti dell’Appennino Centrale, ai quali non potrà fare ritorno prima di essere guarito dalle sue ferite, ci descrive la cultura del suo popolo: gli Equi. Allora conosciuti come “Safinùs”, erano indomiti guerrieri e per secoli misero a dura prova anche gli eserciti romani. La scoperta di questa esotica cultura, democratica e comunitaria, si svela nel romanzo di pari passo a un susseguirsi di vicende appassionate: Safine si innamorerà della bella Venalia, una ragazza etrusca dal passato misterioso, che ha cercato di togliersi la vita. Il desiderio di aiutarla e di scoprire la verità coinvolge Arath attraverso un susseguirsi di storie ricche di colpi di scena, suicidi, amori spezzati e presagi tragici, fino a un duello finale dall’esito fatale. Per gli Etruschi la vita era un destino preordinato al volere degli dei, che bisognava rispettare attraverso precisi rituali e cerimoniali sacri. Arath capirà solo alla fine che il suo è un destino diverso e che le vicende umane, possono essere considerate, invece, come aspetti infinitesimali di un inquietante gioco senza fine.