Svevia Tragoedia
Alexander Donatus S.J.
Edizione, introduzione, traduzione di Mirella Saulini
2024, 272 pp.
Copertina con bandella brossura filo refe 16,8 x 24 cm
ISBN: 9788899847715
e-ISBN:9788899847739
DOI: 10.57627/9788899847739
Il gesuita Alessandro Donati (1584-1640) fu, prima che un drammaturgo, un docente di retorica e un grande umanista. Nel 1631 fu pubblicato a Roma il suo trattato De Arte Poetica libri tres e le numerose ristampe che seguirono sono un indice del significato della presenza di Donati nel dibattito culturale del suo tempo. L’autore scrisse Svevia Tragoedia nel 1629. Nello stesso anno ci furono la prima rappresentazione, presso il Seminario Romano, e la pubblicazione a Roma, presso Corbelletti, dell’editio princeps. L’opera fu inserita più tardi nella silloge Selectae Patrum Societis Iesu Tragoediae, pubblicata ad Anversa nel 1634. La Svevia è una tragedia storica, accentrata, con il consueto adattamento di fatti e personaggi alle esigenze teatrali e, nel caso, religiose, su quanto accadde alla morte dell’imperatore Federico II di Svevia tra i suoi tre figli ed eredi. Motore della vicenda è Manfredi, il figlio naturale di Federico, che appare rancoroso e deciso a impossessarsi ad ogni costo del trono imperiale e del potere. Dal contesto risulta come in molti ci sia la consapevolezza che il dramma che alla fine travolgerà Corrado IV e Giordano, rispettivamente sovrano regnante ed erede al trono, si tradurrà nella rovina della dinastia sveva. Tale consapevolezza suggerisce l’idea che Svevia Tragoedia sia portatrice non soltanto, come ogni tragedia gesuitica, di un messaggio religioso, ma anche di un messaggio politico.
Introduzione;
Nota al testo;
Svevia Tragoedia
Spectatori Auctor Argumentum tragoediae;
Personae;
Actus Primus;
Actus Secundus;
Actus Tertius;
Actus Quartus;
Actus Quintus;
I metri di Svevia Tragoedia;
Bibliografia;
Indice dei nomi.
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